Vernazza

Le Cinque Terre

La zona di Vernazza era già abitata in epoca romana

infatti le terre confiscate ai Liguri erano state cedute ai coloni romani. Nel secolo VII Vernazza compare come "Vulnetia" nell'Anonimo Ravennate. L'origine del borgo costiero è da collegarsi al nucleo esistente attorno all'antica chiesa di Reggio, oggi santuario di Vernazza.
Nei secoli XI e XII governarono la zona i signori Obertenghi, i quali fecero costruire anche un castello su uno sperone roccioso difficile da assalire. Tale castello è documentato dal 1056. Già allora, grazie al suo porto naturale ben riparato, Vernazza era uno dei principali scali delle Cinque Terre.

Vista la sua importanza portuale il paese fu munito dai Genovesi di un sistema difensivo che ancora oggi ci permette di ammirare il bastione, le torri di vedetta e resti della cinta muraria. Vernazza rimase il borgo più importante delle Cinque Terre e il tenore di vita degli abitanti era più elevato rispetto a quello degli altri paesi vicini. Nel 1379 fu sede di podesteria. Indubbiamente interessante sia dal punto di vista urbanistico che da quello dei valori ambientali, è la piazza posta nella parte bassa dell'abitato, circondata da un lato da un bel palazzo porticato e case a struttura medioevale con pavimentazione di lastroni di pietra, dall'altro dalla parrocchia dedicata a santa Margherita d'Antiochia. La chiesa, edificata sulla roccia nel 1318 su una precedente costruzione dell'XI sec., è in puro stile gotico ligure. Particolare è il campanile, una torre ottagonale molto alta, impostato su quattro pilastri del presbiterio. L'interno, a pianta basilicale a tre navate divisi da archi a tutto sesto, è elevato rispetto alla piazza. Bisogna infatti salire per una scala , un provvedimento dovuto forse al timore che le alte maree potessero provocare danni.

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La struttura ha ottenuto la certificazione MQA 2.0 - CETS fase II (Carta Europea del Turismo Sostenibile) assegnata da Europarc Federation
assicurando quindi il proprio impegno per promuovere un turismo sostenibile e compatibile con le esigenze di tutela delle biodiversità nelle aree protette.