Il territorio

Le Cinque Terre

Un lembo di costa, tra il mare e il crinale montuoso

Le Cinque Terre comprendono la fascia costiera del territorio che va da Punta Mesco, il promontorio a occidente di Monterosso, fino a Portovenere; un lembo di costa, tra il mare e il crinale montuoso lungo circa 15 chilometri. Alle loro spalle si trova la Val di Vara e nella parte terminale, il Golfo della Spezia.
Il profilo irto e scosceso del suo comprensorio, con tratti a strapiombo sul mare, alterna coltivi di viti terrazzate a superfici incolte ricoperte di erica, ginestre e pini, nella profondità di soli tre o quattro chilometri, evidenziando rilievi che possono raggiungere i 700 e gli 800 metri di altezza.

Tra queste creste montuose degradanti sul mare delle ultime propaggini dell'Appennino Ligure, tra le insenature dei suoi contrafforti, si sono, nel tempo rannicchiati i paesi delle Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso.

Si tratta di una striscia di terra e di roccia di una natura tanto meravigliosa quanto aspra e severa, in cui, da millenni, si è insediato un uomo assuefatto alle difficoltà e alla fatica, sempre in lotta, in una sfida d'amore con il proprio ambiente.
I cinque borghi che costituiscono questo incomparabile scorcio della costa ligure, bagnati da un mare ancora cristallino ed incontaminato, sono collegati tra loro, oltre che da una linea ferroviaria, anche da piccoli sentieri a picco sul mare, ideali per il trekking, dei quali il più noto è senz’altro la famosa “Via dell’Amore”.


Uno dei modi migliori di visitare le Cinque Terre è a piedi percorrendo i sentieri che tramite preesistenti mulattiere e gradinate di ciottoli collegano i cinque borghi (con segnavia bianco e rosso).
Dal 1999 è stato istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre il cui territorio si estende dalla zona di Tramonti nel comune della Spezia al comune di Monterosso.
Il Parco nazionale nasce come strumento di tutela e salvaguardia del territorio delle Cinque Terre, uno degli scopi è infatti la tutela dei terrazzamenti coltivati a vite e dei muri a secco che li sorreggono. Il Parco Nazionale intende recuperare e conservare questo esempio di architettura del territorio, con i suoi valori storici, culturali, territoriali e ambientali, e vuole farlo attraverso il mantenimento della viticoltura, l'unica attività umana che può conservare questo paesaggio, ormai patrimonio di tutta l'umanità, e che garantisce la continuità delle produzioni tipiche locali, come il profumatissimo vino passito Sciacchetrà.
Prospiciente alla costa è stata istituita l'Area Marina Naturale Protetta delle Cinque Terre che è compresa tra Punta Mesco (Monterosso) e il Capo di Montenero (Riomaggiore), aree che rappresentano le zone di mare di maggior pregio e varietà e sono sottoposte a maggior tutela (zone A).
La riserva ha lo scopo di tutelare flora e fauna che data la conformazione rocciosa della costa presentano, già a basse profondità, particolarità non comuni nel resto del Mediterraneo. La zona di mare di fronte alle Cinque Terre è stata inserita tra l’altro nel “Triangolo dei Cetacei”, cha va da Cap d’Antibes in Francia a capo Corso in Corsica, in quanto ricca di mammiferi marini ed in particolare di delfini e balene.

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La struttura ha ottenuto la certificazione MQA 2.0 - CETS fase II (Carta Europea del Turismo Sostenibile) assegnata da Europarc Federation
assicurando quindi il proprio impegno per promuovere un turismo sostenibile e compatibile con le esigenze di tutela delle biodiversità nelle aree protette.